La qualità prima di tutte
Pasta Etna esprime il meglio della tradizione pastaia regionale anche nei formati, dai classici ai più sfiziosi, perfettamente in grado di accontentare cuochi, appassionati e buongustai e tutti trafilati al bronzo, secondo l’antica metodologia produttiva pastaia.
Dai formati classici ai più sfiziosi
La pasta lunga va dagli spaghetti, autentica icona italiana, alle linguine e agli spaghetti quadri, ideali per ricette dai sapori mediterranei.
La pasta corta comprende i formati più classici, come penne rigate, fusilli, mezze maniche, rigatoni e tortiglioni, che si abbinano a infinite ricette di terra e di mare, oltre che ai sughi più saporiti e cremosi.
Vi si aggiungono i gigli, piccolo formato che esalta i sughi più semplici, le tradizionali caserecce, per le ricette della cucina siciliana, e i pennoni, un formato speciale che ben si sposa con condimenti a base di verdure.
Non mancano gli anelletti siciliani, protagonisti di magnifiche paste al forno, gli gnocchi sardi, imbattibili con sughi di carne o con i legumi, le pipe rigate, ottime con la ricotta fresca, e le farfalle rigate, perfette anche come pasta fredda.
Spaghetti 5
Linguine 7
Spaghetti Quadri 12
Anelletti Siciliani 33
Gnocchi Sardi 34
Pipe Rigate 35
Penne Rigate 41
Pennoni 42
Caserecce 50
Fusilli 51
Mezze Maniche 53
Rigatoni 54
Tortiglioni 60
Fusilloni 67
Farfalle Rigate 82
Gigli 86
La Trafila in Bronzo e la sua tradizione
Alberto Poiatti ha scelto per Pasta Etna la trafilatura in bronzo, a scapito di trafile in materiali più moderni ma di non pari resa qualitativa finale.
Ma quanto antica è questo metodologia produttiva? L’utilizzo di una trafila era già conosciuto in Sicilia prima del 1500, quando fu citato per la prima volta in un documento. Allora nelle botteghe si pressava in un torchio a vite, con un pistone, l’impasto di semola di grano duro e acqua, che veniva poi tagliato a mano dopo aver attraversato una trafila in rame.
Dal 1700 in poi si andarono sempre più diffondendo trafile di bronzo, matrici tonde bucherellate in modo diverso a seconda del formato di pasta da produrre. Se infatti è il materiale delle trafile a qualificare la struttura della superficie della pasta, il bronzo conferisce una rugosità davvero ideale.